Tema: La monnezza a Roma.
Sottotitolo: Considerazioni disallineate, rigorosamente in ordine sparso.
1) Ingazio dichiarò sei mesi fa che della chiusura di Malagrotta avrebbero beneficiato tutti i Romani. E giù grasse risate.
2) Nella diatriba tra Vespa e Marino, per quanto sia devastante ammetterlo, Vespa ha ragione su tutta la linea – e per “tutta la linea” intendo proprio tutta: modi, tempi e argomentazioni.
3) Qualcuno spieghi agli amministratori capitolini che Il 20% medio di asseinteismo da parte dei dipendenti AMA rappresenta una aggravante, non una giustificazione.
4) Basta, ma basta veramente, con questa cazzata enorme di additare come “privilegiato che vive fuori dal mondo” chiunque abbia du’ spicci in tasca e si azzardi a muovere una critica verso un amministratore locale.
5) Per quanto io non ami prendermela con i giornalisti, il dato è inconfutabile: di questa storia se ne sta parlando pochissimo. E, per favore, non prendiamoci in giro: sappiamo tutti perfettamente che se il sindaco fosse stato Alemanno, a quest’ora avremmo avuto in mezzo alle palle anche la TV giapponese.
6) La frase “I romani sono felici di avere un sindaco che gira in bicicletta” è irritante sotto qualsivoglia punto di vista.
7) Sul sito personale del sindaco non si trova una riga che sia una sull’argomento. Però ci sono delle bellissime foto della fontana di trevi in via di restauro.
8) Stessa cosa sul sito del comune, dove peraltro la bacheca per le segnalazioni è bloccata da quasi due mesi. Visto in tale prospettiva, il titolone in home page “CARACALLA 2014, IL MUST DELLE NOTTI D’ ESTATE” risulta vagamente provocatorio.
9) Morena – estrema periferia sud est della capitale – sembra uno slum di Calcutta, mentre via della Caffarelletta, nel cuore del quartiere Appio Latino, potrebbe rivaleggare, in quanto a ordine, con Helsinki.
Tu chiamalo, se vuoi, conflitto sociale ambientalista.
10) Alla luce di quanto sopra riportato, e per altre diecimila ragioni che non sto qui ad elencare, sappiate che al prossimo romano che mi dirà (con la proverbiale aria di chi ne sa sempre una più di te): “..ma perchè te sei trasferito a […]? Ma è fori Roma…”, suggerirò un elettroshock.
Come sempre, care cose.
P.S.
Nessuno sano di mente, men che meno il sottoscritto, si sognerebbe di imputare al sindaco Marino o alla sua giunta la responsabilità di un problema che affligge Roma da circa mezzo secolo.
Quel che qui si contesta è la protervia con cui questa amministrazione continua a non voler rispondere nel merito di quelle che sono, di fatto, le proprie responsabilità – dalla gestione delle municipalizzate, all’ aura da minculpop che, sull’emergenza rifiuti delle ultime settimane, ammanta gli organi di comunicazione istituzionale del Campidoglio, fino al tema degli eco-distretti, glorificati su molte pagine di stampa locale ma per i quali, è bene ricordarlo, si parla di investimenti per 200 milioni di euro e di tempi di realizzazione non inferiori ai 24 mesi.
Se a ciò si aggiunge l’odiosissima prassi politica, tutta nostrana, dello scaricabarile a priori, ecco che le accuse di “sfascismo” rivolte a chiunque sollevi il problema si rivelano per quello che sono: banalissime reazioni infantili ed arroganti – quando non del tutto ridicole – di chi, rispetto al problema dei rifiuti, continua a navigare a vista.
San Lorenzo sommersa di immondizia, dove la mettiamo? Già bastava la puzza di piscio mattutina che ti apre i polmoni.
Beh, è irritante come spesso il problema immondizia venga sottovalutato e mai preso fortemente in considerazione.. tanto, perchè affannarsi se poi ci sono le periferie che fungono da discarica?